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Riceviamo e pubblichiamo con piacere questo articolo datato 1973 che ci riporta molto più indietro con la storia della Torres e che lascia spazio anche a tante curiosità.

E’ un profilo dettagliato di Giovanni Petretto, classe 1890, che a 13 anni, esattamente nel 1903 anno di fondazione della Sef Torres,  iniziò la pratica sportiva come ginnasta-attrezzista.

Scorrendo il testo si legge che la  prima trasferta la fece a Cagliari dal 30 marzo al 2 aprile del 1907. Non partecipò, per un attacco di malaria, al concorso di Venezia che si tenne dal 9 al 12 maggio dello stesso anno.

Prese parte invece al viaggio in Corsica, ad Ajaccio, su invito del console francese a Sassari, che iniziò il 16 aprile del 1908 per finire il 24. La squadra della Torres imbarcatasi sulla nave “Venezuela” partì da Porto Torres accompagnata dalla fanfara rossoblù e il 18 aprile, al Teatro Municipale, tenne il proprio saggio ginnico molto apprezzato e applaudito dal pubblico come ricorda il cav. Petretto: “Per taluni, ad esempio quelli collettivi a corpo libero e con il bastone Yager, in cui eravamo maestri, ci chiesero con insistenza il bis. L’indomani nell’ampia piazza Diamante, delimitata con delle corde,  partecipammo ad una gara di football, palla vibrata, lancio del disco e del giavellotto”.

Petretto partecipò anche al concorso di Piacenza dal 5 al 7 settembre del 1908, quando aveva 18 anni.

Sulla “Storia della Torres” del settembre del 1924, raccolta a cura del rag. Antonino Diana, si legge: “ Dopo il battesimo di vittoria di Venezia, la Torres che ambisce al crisma di gloria, ha il dovere di partecipare al concorso nazionale di Piacenza in forma più completa per cui non più con una, ma con due squadre i ginnasti si allenano con ardore tenace per ciascuna delle due principali gare (gara nazionale A per i grandi attrezzi, gara nazionale B per i piccoli attrezzi ed esercizi a corpo libero)”.

Anche la fanfara decide di partecipare al concorso per cimentarsi con altre 38 della penisola.

L’articolo regala un’altra curiosità: “Alla stazione di Civitavecchia – si legge – si ha un’amara sorpresa che esaurisce il finanziamento della gita. E’ una delle tante prove di distacco e sconsiderazione che umiliano la Sardegna. Il  prezzo del biglietto Civitavecchia-Piacenza e viceversa  è richiesto e pagato per intero senza la riduzione annunziata sui bollettini del concorso e sui giornali, perché il beneficio accordato e fruito da tutti i ginnasti della penisola nelle istruzioni non è esteso ai ginnasti della Sardegna!”.

Sono elencati i successi della squadra e si sottolinea il concerto “applauditissimo” della fanfara che vinse la medaglia d’oro.

Giovanni Petretto vinse la gara dei grandi attrezzi e la medaglia d’argento individuale. Nel 1909 vince i campionati sardi a Cagliari e nel maggio del 1911 partecipa a Torino alla gara nazionale a squadre dove la Torres si classifica al primo posto.

Il servizio militare e lo scoppio della pima guerra mondiale interrompono l’attività agonistica di Petretto “fulgido esempio di pionierismo atletico, di serietà e attaccamento alla società della città natale”.

Fino al 1973, anno di redazione dell’articolo, all’età di 83 anni, Petretto “si vede nella tribuna della Torres a far tifo per i ragazzi con la casacca rossoblù. Colori sociali che per lui sono un simbolo indelebile della lontana giovinezza”.

 

 

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