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Lo scorso anno, nei quattro mesi trascorsi con la maglia del Castiadas, si è messo in mostra per le doti tecniche e la grande familiarità con il gol.

Simone Milani, esterno romano classe 1996, arriva in rossoblù dopo aver terminato la stagione proprio contro la Torres nell’ultima gara playout.

«Perché la Torres? un motivo importante per me è che, da tifoso come sono (ndr. della Lazio),  giocare in società storiche e importanti e con un seguito mi dà molta carica. Il presidente e il direttore mi hanno dato fiducia e il mister mi ha voluto fortemente. Sommando tutte queste cose può venire fuori qualcosa di molto bello quest’anno»

Esterno d’attacco che fa le due fasi, offensive e difensiva, Milani ha nella profondità e la velocità i suoi punti di forza  a cui si aggiunge un grande agonismo.

Cresciuto calcisticamente nella squadra del cuore della Lazio, dove ha militato per 8 anni fino al secondo anno di Primavera, ha dovuto interrompere la carriera per un incidente d’auto nel 2014. E’ ripartito dalla serie D a San Severo (5 gol in 31 partite nel 2015-16), poi Nocera (4 gol in 16 gare nel 2016-17), Lupa Roma (10 gol in 3 partite)  e nel 2019 Pro Piacenza in Lega Pro e, da gennaio, a Castiadas.

«Amo le responsabilità. Credo di aver dato tutto lo scorso anno e nonostante sia andata male credo che tutti noi abbiamo fatto il massimo. Purtroppo abbiamo perso proprio contro la Torres e ora sono qui e per me è una bella sfida ma sono abituato a rialzarmi, l’ho fatto dopo l’incidente che mi ha impedito di proseguire il mio sogno ma non ho mai mollato e darò sempre tutto perché la cosa più importante è lo spirito di sacrificio, quello che mi accompagnerà per tutta la mia carriera».

 

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