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Oggi la visita della Torres ad un ragazzo rimasto ferito gravemente due mesi fa in un incidente.

Il primario Cudoni: “Essere atleti vuol dire esserlo tutti i giorni”

Ci sono battaglie che qualcuno combatte ogni giorno, nel quotidiano, per provare a rimettere in piedi la propria vita.

Oggi la Torres ha voluto fare una sorpresa a Gianluca che si trova ricoverato da due mesi nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale Civile di Sassari.

Per lui, uno sportivo, un triatleta, la vita è cambiata a dicembre, quando tornando a casa dal lavoro è sceso dalla sua macchina per soccorrere un ragazzo in difficoltà dopo un brutto incidente. Il suo gesto altruistico ha avuto gravi conseguenze perché un furgone lo ha travolto pregiudicandogli l’utilizzo di una gamba: “Non ho fatto niente di strano – dice sorridendo ai ragazzi rossoblù – e anche se la vita non sarà più come prima ci metterò tutta la forza che ho per uscirne”. La promessa strappata è di riprendersi il prima possibile per venire a vedere la Torres allo stadio.

Ad accompagnare i rossoblù, giocatori, mister Sanna e il preparatore Sciacca, c’era il primario del reparto di Ortopedia, il dott. Franco Cudoni: “Io vi ringrazio – le sue parole– perché il messaggio che deve arrivare è che essere atleti vuol dire soprattutto esserlo nella mente ed esserlo sempre. La forza che voi state dando a lui è quella che Gianluca mette tutti i giorni per rispondere ad un quadro clinico complicato ma che il ragazzo affronta da due mesi con coraggio”.

A Marzo Gianluca dovrà subire un difficile intervento, il terzo, e a lui che ci segue con affetto, che sta lottando come un leone aiutato dai medici e dagli infermieri dell’ospedale, è andato il grande in bocca al lupo da parte della delegazione rossoblù.

 

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