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È arrivata oggi, negli uffici dell’Assessorato allo sport e politiche giovanili del Comune di Sassari, la firma sulla convenzione con la Torres per la gestione e l’avvio dei lavori dello stadio “Vanni Sanna”.

Il presidente Salvatore Sechi, accompagnato dall’avvocato Giampiero Moro, insieme con l’assessore Rosanna Arru e il dirigente Roberto Campus, hanno siglato l’accordo che permetterà alla Società rossoblù di dare avvio al progetto di riqualificazione dello stadio, nell’ambito di una gestione diretta della struttura sportiva.

Un momento importante per la Torres, che potrà finalmente riappropriarsi della propria casa sportiva e per la città di Sassari che potrà avere una struttura riqualificata e sicura per le manifestazioni sportive e non solo.

«Come Amministrazione comunale siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di aver chiuso questa convenzione. Da oggi la Torres si prenderà cura, con lavori di messa in sicurezza e successivamente di miglioramento, e gestirà una struttura che da sempre i sassaresi collegano al suo nome»Con queste parole l’assessora comunale allo Sport Rosanna Arru ha commentato l’accordo firmato questa mattina con la società sportiva.

«Oggi inizia un percorso nuovo – le parole del presidente Sechi – e insieme con l’assessore Arru, e tutta la Giunta comunale e il sindaco Campus, a cui va il mio ringraziamento,  mettiamo le basi per una strada che potrà essere percorsa anche in futuro grazie ad altri amministratori e altri imprenditori. Oggi possiamo iniziare a pensare allo stadio come ad un posto a disposizione di tutta la città».

La Convenzione firmata oggi avrà la durata di 15 anni (+ 5) e la Torres si farà carico di tutti gli oneri di conduzione. Il progetto di riqualificazione dello stadio consta di una spesa complessiva di oltre 660 mila euro a carico della Società, di cui 184 mila con garanzia fideiussoria del Comune di Sassari tramite Credito Sportivo.

I lavori si svolgeranno su due fasi di intervento. La prima, prevista in 18 mesi, riguarda i lavori urgenti di messa in sicurezza dello stadio; la seconda, in 16 mesi, la realizzazione di infrastrutture inserite in un contesto di fruibilità completa che prevede l’apertura di tutti i settori dello stadio.

 

 

 

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